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giovedì 7 maggio 2009

LA CREATRICE DI SECOND LIFE CITATA PER VIOLAZIONE DI MARCHIO


Non è la prima disputa sulla proprietà intellettuale che da Second Life si trasferisce nel mondo reale. La prima risale infatti al 2007 a proposito del software per gli ‘eros bed’,

Tuttavia è la prima volta che la stessa Linden Labs, creatrice di questo metamondo, viene citata in giudizio. E’ stata la Taser International Inc., una società di che produce beni per la difesa personale, per le forze armate e di polizia e per le strutture mediche, a fare causa per violazione del proprio marchio.
L’attrice contesta alla convenuta l’uso non autorizzato di versioni virtuali delle proprie pistole a stordimento elettrico, chiedendo un ristoro del danno pari a 75.000 dollari.

Taser sostiene che la vendita delle repliche virtuali danneggi la reputazione della società e dunque le vendite reali delle armi da essa prodotte. La prima contestazione è mossa sulla base dell’associazione fra sesso virtuale e uso di droga che avviene all’interno del gioco di ruolo The Crack Den, dove pare siano appunto vendute anche le pistole virtuali in questione.
La causa verrà dibattuta prossimamente nel Distretto di Phoenix dal giudice Roslyn O. Silver.

(Bartolo da Sassoferrato)

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