Un manifesto di quindici regole, scritte - questo è il bello, o se preferite il paradosso - proprio da un ex avvocato, tale Matthew Homann.
Sono indirizzate ai nostri potenziali clienti e lo scopo è difendersi dalla nostra categoria che, a giudicare dai punti messi in fila dall'ex collega, risponde pienamente a tutti quei cliché che trovano in così tanti personaggi di pellicole hollywoodiane i propri campioni.
Al di là delle facili battute, e di qualche innegabile fondo di verità, leggendo la rassegna viene da chiedersi se siamo effettivamente così, se siamo davvero come ci dipinge la maggioranza dell'iconografia odierna: individui frustrati, attanagliati dalla cronica mancanza di tempo, stressati dalle scadenze e profondamente assetati di denaro. E benché l'elenco di Homann sia compilato tenendo presente l'avvocatura statunitense, che tutti sappiamo essere profondamente diversa da quella italiana, il pensiero consola solo in parte.
Certo, la figura dell'Azzeccagarbugli viene da lontano anche nelle nostre lande, eppure c'è stato un tempo in cui la professione dell'avvocatura era stimata e onorata.
Se adesso la percezione, persino fra gli stessi colleghi, è arrivata a tanto, viene da chiedersi dove e quando abbiamo perso il filo...
(Bartolo da Sassoferrato)